Quando la valenza del rapporto uomo animale diventa norma
Animali in visita ai loro amici in corsia: una novità normativa che riconosce la relazione affettiva e emotiva.
E’ degli ultimi giorni del 2014 la pubblicazione delle Linee guida della Regione Toscana (delibera num 1233 del 22/12/2014) per “l’accesso degli animali d’affezione in visita ai degenti presso strutture sanitarie e ospedaliere pubbliche e private”. Permettere ai cani e gatti dei pazienti di visitare i loro amici umani nei luoghi di cura è un argomento da tempo discusso e richiesto, che ci ha visti protagonisti attivi -quali specialisti in terapia assistita con gli animali nei tavoli sia nazionali che adesso regionali – per delineare delle norme igieniche, comportamentali, sanitarie, culturali per un argomento tanto importante quanto delicato e da non sottovalutare, al di là dei facili entusiasmi.
Le linee guida regionali sono una risposta importante a una domanda sempre crescente tra la popolazione. Una domanda affettiva e di riconoscimento dell’animale.
Non si tratta di pet therapy: questo è importante sottolinearlo,onde evitare di cadere in una confusione che svuota l’intervento terapeutico e psicoeducativo professionale della coppia uomo-cane e soprattutto non riconosce i benefici di questa complessa disciplina. I cani e gli altri animali, e in contemporanea il gruppo interdisciplinare che opera negli Interventi Assistiti, sono professionisti particolari che crescono insieme fin da cuccioli lavorando al fianco di un operatore specializzato, con una formazione eccellente e riconosciuta nella relazione di aiuto, in un connubio imprescindibile. L’intervento di pet therapy è quindi un processo di cura con valenza psicoeducativa e come tale complesso e sottoposto a verifica e monitoraggio, senza trascurare necessariamente l’aspetto etico questo che questo comporta .
Gli animali domestici in visita ai loro proprietari nei luoghi di cura è un’altra cosa. Ma permettere il loro ingresso in reparto è senza dubbio il riconoscimento dell’importanza della relazione affettiva tra la persona e l’animale quale sostegno emotivo nel corso della degenza e soprattutto di un legame di attaccamento e cura fondamentale, come si evince nelle recenti ricerche sulla relazione uomo-animale.
La delibera della Regione è giustamente complessa a tutela della salute e della sicurezza negli ambienti sanitari, ma anche nel rispetto delle diverse sensibilità religiose e di pensiero e necessita di una opportuna formazione degli operatori sanitari. A loro è infatti richiesto di “accogliere una diversità” e questo senza ombra di dubbio necessita di un percorso di accompagnamento e di comprensione e delle eventuali criticità. La Toscana parte avvantaggiata rispetto ad altre regioni riconoscendo il valore dell’animale nella società e nelle famiglie. È una cultura della relazione non con un fine strumentale, ma come una continuità affettiva ed emotiva. Questo pensiero delineato e fluido è stato costruito, grazie a un gruppo di lavoro interdisciplinare,che ha tenuto conto delle esperienze pratiche, in primis quella all’ospedale pediatrico Meyer, modello di riferimento non solo nazionale.
Presso il pediatrico infatti i nostri cani di Antropozoa sono presenti in maniera costante e con un protocollo specifico da ben 13 anni, grazie al sostegno economico della Fondazione Meyer e al continuo raccordo con i reparti e la direzioni sanitaria e infermieristica. Qui gli animali entrano in ogni reparto, inclusi i più delicati come l’oncoematologia, la rianimazione e la terapia intensiva. Al Meyer la pet therapy è oramai di casa.. Tornando alla delibera, il regolamento interno di ogni struttura sanitaria, come previsto dalla Regione, permetterà di studiare ad hoc per ogni azienda le modalità di accesso degli animali a tutela del paziente e del cucciolo stesso.
La visita speciale diventa così un passo in più per riconoscere che la presenza dell’animale è fondamentale continuum affettivo. Saranno inoltre previsti corsi di aggiornamento per il personale sanitario.
Orgoglio toscano…
Francesca
Regione Delibera_n.1233_del_22-12-2014_