L’intelligenza naturalistica, moneta di benessere
di Francesca Mugnai
“Intelligenza naturalistica: capacità di riconoscere schemi nella natura e di classificare oggetti, padronanza delle tassonomie, sensibilità alle caratteristiche del mondo naturale, conoscenza delle diverse specie”.
Così Erickson definisce una delle 9 intelligenze multiple. Nello specifico chi è dotato di questa particolare intelligenza, è capace di osservare, riconoscere e individuare alcune caratteristiche dell’ambiente, di sviluppare una sensibilità particolare per la natura, l’ambiente, il pianeta e i suoi bisogni, insomma di costruire empatia con il mondo circostante. Sappiamo bene quanto questo sia importante in questa fase storica.
Ci sono bambini che hanno questa forma di intelligenza innata: si fermano ad ammirare un dettaglio della natura, ne osservano le caratteristiche, cercano di capirne i meccanismi naturali. E questo “sentirsi parte del mondo” porta a crescere con la consapevolezza che le nostre azioni provocano reazioni nella natura. Porta a diventare uomini e donne più attenti all’ambiente, ai fenomeni naturali ed economico-sociali, più “centrati” sul proprio impatto sul mondo. Ci rende protagonisti attivi del pianeta e attenti al futuro.
C’è un legame tra intelligenza naturalistica e biofilia: Giuseppe Barbiero* le vede come “i due poli di un percorso educativo. La biofilia è il polo più antico, l’energia psichica che nutre la nostra relazione con il mondo naturale. L’intelligenza naturalistica è la piena realizzazione delle potenzialità insite nell’organizzarsi delle relazioni di attenzione, di cura e di empatia con il mondo naturale. La biofilia rappresenta il potenziale di relazione, l’intelligenza naturalistica la capacità di utilizzare questo potenziale psico-biologico per dare forma a relazioni, per risolvere i problemi che la nostra presenza pone al nostro ambiente naturale”.
L’intelligenza naturalistica può essere innata, ma può anche essere stimolata. Anzi, andrebbe fatto perché renderà i nostri ragazzi futuri adulti attendi al pianeta e al loro stesso futuro. Come dire: se lo facciamo anche aiutando e guidando questo importante rapporto i benefici non potranno che essere molteplici. L’intelligenza naturalistica, come una moneta del benessere nostro e di tutto il pianeta.
*“Una risposta: Ecologia Affettiva per la Sostenibilità” di Giuseppe Barbiero. In “Psicologia e educazione”, www.univda.it