Gli animali: il nostro registro emotivo
Mi chiedo spesso che cosa avvicina emozionalmente i bambini e gli animali, sia perché penso a quando ero piccola sempre incuriosita da gatti da cani, e questo mi ricollega a forti emozioni legate alle mie lunghe vacanze in campagna, sia perché quello che subito arriva in mente e agli occhi del cuore, è la semplicità e la purezza che entrambi hanno nel mostrarsi e nell’essere liberamente senza sovrastrutture.
Non conosco davvero altri due soggetti sulla nostra terra (a parte eccellenti ed allenati psicoanalisti) oltre i cani e altri animali, come mediatori capaci di rispondere perfettamente a un nostro registro emotivo, fornendoci spesso una puntualizzazione sul, qui e ora, di cosa sta accadendo dentro di noi.
Sei arrabbiato sei ansioso, sei felice sei energico,la risposta direi “sistemica dell’animale” è in sintonia e in lettura con tutto questo. Con gli animali non ci si può confondere, non si può non capire.
Trovo davvero stonante e disarmonico, in ambito di interazione umana, non ascoltare chi comunica solo e attraverso la comunicazione non verbale. Ma la storia è sempre la solita mettersi nei panni dell’altro, non per sostituirsi ma per sentire…
Questa settimana abbiamo vissuto un’ esperienza magnifica in uno storico teatro fiorentino, il Teatro del sale, (grazie Maria Cassi ci rincontreremo) siamo saliti sul palco per raccontare e comunicare una storia, quella tra una giovane donna e un cucciolotto Galileo.
Nella pet therapy si programmano gli obiettivi, si registrano gli strumenti, si verifica l’esito dell’esperienza per costruire un pensiero elaborato, per replicare, per monitorare e per far crescere qualitativamente e quantitativamente la materia .
Non molti sanno, o lo hanno dimenticato, che la scienza e l’intuizione vanno sempre di pari passo: l’una si arricchisce e si nutre dell’altra, e il pensiero per crescere ha bisogno di entrambe.
Dove c’è relazione c’è comunicazione, dove c’è conoscenza c’è spazio anche per la creatività e l’immaginazione.
Chiara ci ha dato una bellissima dimostrazione di come si può insegnare a un cucciolotto a stare ed essere in relazione senza prestazione, sforzo, estraneità, competizione.
I cani e la pet therapy ci costringono ad usare le asimmetrie le prospettive diverse.
Galileo e Chiara ce lo hanno dimostrato ampiamente con una platea commossa e partecipe di un processo profondo di “intesa e scambio emotivo”.
I cani amano la pulizia emotiva, non per niente sono ANIMA-LI
Buona settimana amici.
Francesca