Pet therapy – I.A.A : quali benefici?
La seconda domanda che ci viene posta dai curiosi della pet therapy è: a chi serve? Quali benefici comporta e per quali tipologie di persone?
La risposta è che gli Interventi assistiti con gli animali https://www.francescamugnai.it/cose-la-pet-therapy-cosa-sono-gli-interventi-assisti-con-lanimale/ (dizione corretta, come spiegato in altro post), possono essere impiegati per tipologie di pazienti o individui differenti tra loro. Intesa come terapia specifica, è indicata per tutti coloro che presentano problemi di comunicazione, di relazione e di socializzazione.
Per l’autismo, i disturbi pervasivi dello sviluppo, i disturbi del comportamento e psichiatrici è uno strumento riabilitativo importante.
Anche per le malattie croniche è uno strumento importante, monitorando l’aspetto di salute e la fase di malattia a livello psicologico. Per le persone con Alzheimer o con demenza, riduce l’ansia, aumenta le manifestazioni di piacere e interesse e riduce quelle di tristezza.
Gli effetti positivi vertono sull’area della socializzazione (depressione, autismo, disturbi generici dello sviluppo), sull’area cognitiva (disturbi psichiatrici e neurologici), emotiva (difficoltà di adattamento, disturbi dell’apprendimento) e neuromotoria.
Altro settore è quello della riabilitazione motoria con l’animale che funge da importante motivatore al recupero psicofisico. Quante volte abbiamo visto persone che dopo un intervento chirurgico importante
Recenti studi scientifici – riportati nel libro “L’attaccamento agli animali. Una visione integrata della relazione uomo-animale nella pet therapy” (di Turner, Beetz, Julius e altri, edizioni Hogrefe, 2014, 2 ed 2022), edizione italiana a cura di Francesca Mugnai – dimostrano che il legame tra madre e figlio e tra uomo e animale è causato dallo stesso ormone: l’ossitocina. Prodotta naturalmente dall’organismo umano, in particolare durante il parto e l’allattamento, è alla base anche dell’affetto che ci lega ai nostri amici a quattro zampe. Alla base della pet therapy dunque c’è anche un fattore chimico-scientifico, forte come il legame che si crea tra un bambino e la sua mamma.
Un legame che fa stare bene, che crea benessere. Ma che a livello terapeutico deve seguire dei percorsi precisi, monitorati, realizzati da esperti in equipe multidisciplinare, nell’interesse primo e ultimo del benessere dell’uomo e anche dell’animale.